Può capitare di essere contattati telefonicamente da un genitore preoccupato per la salute del figlio (maggiorenne) chiedendoci un appuntamento per un colloquio. Nella telefonata aggiunge che ci ricontatterà dopo l’incontro per sapere come sta il figlio.
#1 – Chiedere di essere contattati direttamente dal figlio
Se il figlio fosse stato minorenne, sarebbe stato diverso. Considerato che è maggiorenne, l’appuntamento deve essere concordato direttamente con il (futuro) paziente.
#2 – Segreto professionale
Essere chiari sin da subito con il genitore che ci contatta: se dovessimo incontrare il figlio, siamo vincolati dal segreto professionale (art. 11 C.D.), per cui nessun aggiornamento al genitore.
#3 – Mio figlio non è autonomo economicamente
Il genitore potrebbe chiederci di contattarci successivamente all’incontro per il pagamento del nostro onorario, considerato che il figlio non è autonomo economicamente. Anche in questo caso, il rischio è violare l’art. 11 del nostro Codice Deontologico. Prendere accordi direttamente con il figlio a fine incontro: se non ha i soldi con sé, attendere un eventuale secondo incontro per il pagamento oppure indicare le coordinate bancarie per un bonifico. La fattura, ovviamente, va intestata e consegnata al paziente.
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