Se la prestazione neuropsicologica è prescritta nell’iter diagnostico deciso dal neurologo che ha in cura il paziente, bisogna ugualmente ottenere il consenso informato? Considerando che il paziente ha firmato un consenso informato “generale” alla prima visita con il neurologo: il paziente ha dato il suo consenso per tutto l’iter diagnostico.
Seconda domanda: nello stesso contesto, una volta terminato l’iter diagnostico, se si volesse proporre un intervento psicologico al paziente è necessario un nuovo consenso informato?
Risposta alla prima domanda: ogni prestazione psicologica in ambito sanitario necessita di un valido consenso informato. Se nel modulo del consenso informato dell’iter diagnostico è presente la parte psicologica va bene.
Risposta alla seconda domanda: se l’intervento psicologico proposto non era stato inserito nel precedente consenso informato, è necessario acquisire un nuovo consenso informato.
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